mercoledì 2 febbraio 2011

Uruk Hai

Gli Uruk-hai sono un tipo di orchi selezionati per essere adeguati alla guerra e si distinguono da altre specie orchesce per via del colore scuro della pelle e delle dimensioni generalmente maggiori. Sono resistenti alla luce, posseggono resistenza e forza maggiori rispetto ai comuni orchi, amano nutrirsi di carne, anche umana.
Le loro origini sono incerte: sebbeni taluni attribuiscono la loro creazione a Saruman, pare piuttosto che quest'ultimo non facesse altro che imitare un'opera che Sauron aveva compiuto molto tempo prima, così come attestato nelle varie fonti Tolkieniane. Gli Uruk-hai compaiono la prima volta nella distruzione di Osgiliath, e in ripetuti attacchi nella regione dell'Ithilien, diversi secoli prima della Guerra dell'Anello. Una delle caratteristiche di spicco è che la loro disciplina è generalmente superiore a quella degli altri Orchi, poiché si ritengono un'elitè militare e disprezzano le altre etnie orchesche. Rispetto agli Orchi gli Uruk-hai sono unicamente concepiti per la guerra.
Il termine Uruk-hai deriva dalla parola Uruk, che nel Linguaggio nero significa Orco, collegata al termine Quenya Urko dallo stesso significato.

mercoledì 1 settembre 2010

The Trolls

Secondo la tradizione scandinava i Troll abitavano la terra molto tempo prima che arrivasse l'uomo : sono creature che a prima vista possono sembrare ripugnanti e spaventose, invece nulla è più sbagliato di questa convinzione. Si tratta di creature dotate di occhi vivaci e chiome fluenti che abitano le foreste e amano dormire di giorno per svolgere poi la loro vita di comunità durante la notte. La leggenda racconta anche che quando i trolls si trovano minacciati dalla presenza dell'uomo si trasformano in sassi coperti di muschio o vecchi ceppi di legna, in modo da passare inosservati. Tenerne una riproduzione in casa propizia la serenità e l'allegria, ma tenerla in uno spazio tranquillo e non battuto dai raggi solari si dice porti addirittura fortuna. L'importante è, secondo la tradizione, lasciare ambientare il troll per una notte al nuovo ambiente, lasciandolo chiuso in un armadio o comunque in un luogo tranquillo, per poi sistemarlo il mattino successivo nella sua collocazione finale. 

mercoledì 11 agosto 2010

I Fauni


Il Fauno è una figura della mitologia romana, una divinità della natura, in particolare della campagna e dei boschi. Il suo aspetto è dalle forme umane, ma con i piedi di capra e con le corna sulla fronte. Più tardi fu fatto corrispondere al Satiro della mitologia greca, benché quest'ultimo fosse legato al culto del dio Dioniso (Bacco per i Romani). Inizialmente era il dio della campagna, contrapposto al dio dei boschi Silvanus. È una delle più antiche divinità italiche, nonché l'istitutore dei Salii e dei Luperci, le due solidalitates dedicate al culto iniziatico di Marte. In alcune versioni del mito è identificato con un antico re del Lazio, nipote di Saturno o di Marte, figlio di Pico e Canente o Pomona e, secondo l'Eneide, padre di Latino, il quale - dopo la morte - fu venerato sia come protettore di raccolti e armenti (Inuus), sia per le sue facoltà di oracolari (Fatuus). Secondo una versione latina, era figlio di Giove e della maga Circe. La sua sposa era Fauna, chiamata anche Fatua; in versioni tarde fu associato al dio greco Pan, oltre che al Satiro. Secondo dei miti romani, ripresi poi nell'Eneide da Virgilio, Fauno era lo sposo di Marica, divinità delle acque, dalle quale ebbe Latino. Per altri sarebbe stato il terzo re preistorico dell'Italia, e avrebbe introdotto nella penisola il culto della divinità e l'agricoltura; dopo la morte gli vennero dedicati molti onori e venne venerato come dio dei boschi, protettore delle greggi e degli armenti. Secondo altre fonti, i Fauni sarebbero stati antichi pastori, abitanti, ai primordi del mondo, nel territorio sul quale verrà fondata Roma. ll dio Fauno era anche chiamato Luperco, in qualità di difensore delle greggi dagli assalti dei lupi e lupo egli stesso (Lupercus = lupus + hircus). Nell'Eneide si fa riferimento anche a un Fauno omonimo del dio: è il padre del giovane guerriero italico Tarquito ucciso da Enea in combattimento. Tarquito risulta essere comunque un semidio, in quanto sua madre è la ninfa Driope. Nelle comunità rurali, la sua festa (Faunàlia), ricorreva il 5 dicembre tra danze e processioni. L'unico tempio a lui dedicato in Roma, il Tempio di Fauno, si trovava sull'Isola Tiberina. Nei pressi di un bosco situato nelle vicinanze della fontana Albunea, esisteva un celebre oracolo, dedicato al dio Fauno.

lunedì 5 luglio 2010

I Cavalieri Templari

Quello dei "Pauperes commilitones Christi templique Salomonis" (Poveri Compagni d'armi di Cristo e del Tempio di Salomone), meglio noti come Cavalieri Templari o semplicemente Templari, fu uno dei primi e più noti ordini religiosi cavallereschi  cristiani e medievali. L'origine di quest'ordine risale agli anni 1118-1120, successivi alla prima crociata (1096), quando la maggior parte dei cavalieri era tornata in Europa e le esigue milizie cristiane rimaste erano arroccate nei pochi centri abitati. Le strade della Terrasanta erano quindi infestate da predoni e Ugo di Payns, originario dell'omonima cittadina francese della Champagne, insieme al suo compagno d'armi Goffredo di Saint-Omer e ad alcuni altri cavalieri, fondarono il nucleo originario dei templari, dandosi il compito di assicurare l'incolumità dei numerosi pellegrini europei che visitavano Gerusalemme dopo la sua conquista. L'ordine venne ufficializzato il 29 marzo 1139 dalla bolla Omne Datum Optimum di Innocenzo II e definitivamente dissolto tra il 1312 e il 1314 dopo un drammatico processo. Accanto alla croce rossa in campo bianco, fra i simboli dei templari c'era il beauceant.

venerdì 4 giugno 2010

Conan The Barbarian

Nato in Cimmeria nel corso di una battaglia durante l'era Hyboriana, un'epoca preistorica successiva alla caduta della civiltà atlantidea, spazzata via da un terribile cataclisma marino, che la distrusse, Conan inizia a viaggiare sin dall'adolescenza, passata nei monti del suo paese a guerreggiare e cacciare.Conan è sin dai suoi quindici anni d'età un combattente rispettato, abile con qualsiasi arma da taglio e partecipa ad importanti battaglie. Figlio di un fabbro, cresce nelle rudi terre della Cimmeria a causa della fuga del nonno, che doveva sfuggire ad una faida di sangue: il giorno in cui diviene "guerriero" spezza il collo ad un toro nel corso della cerimonia che, ponendo fine alla sua adolescenza, lo definisce come un adulto su cui la sua tribù avrebbe potuto far conto. Di lì a poco partecipa al sacco di Venarium, un avamposto che il vicino impero di Aquilonia aveva eretto sul suolo cimmero: le tribù cimmere riunite distruggono completamente la fortezza. Questa battaglia segna profondamente l'animo di Conan: infatti, gli Aquiloniani, sebbene sconfitti, gli fanno intravedere la gloria del loro impero, destando in lui il desiderio di viaggiare e di vedere i grandi regni del Sud. Spintosi quindi a Zamora, la sua prima impresa nota è una sortita all'interno della mitica «Torre dell'Elefante», una torre magica nel cuore del Maul (un quartiere malfamato di Shadizar) al cui interno Yara il sacerdote nasconde un essere venuto dalle stelle, con la testa di elefante, e che tortura affinché gli conceda poteri e conoscenze che mai avrebbe ottenuto da solo.Già da questo inizio risulta evidente come la letteratura dell'orrore di Lovecraft (in particolare il suo Ciclo di Cthulhu) abbia profondamente influito sullo stile di Howard. Con il passare degli anni, infatti, Conan si troverà ad affrontare stregoni malvagi, mostri maligni, orrori che non ci vengono descritti, ma tutti con una caratteristica, un punto debole: sono tangibili, e quindi Conan può colpirli e quindi ucciderli con la sua spada. Dallo spirito irrequieto e vagabondo, gli capita diverse volte l'occasione di potersi fermare in un posto ed ottenere il dominio su un piccolo regno grazie ai favori che le sovrane del luogo sono disposte a concedergli (vedi, ad esempio, Nascerà una strega), ma proprio il suo innato spirito vagabondo lo fa sempre desistere ed allontanarsi dal richiamo della civiltà. Giunto, però, intorno ai quarantacinque anni d'età, gli capita incredibilmente l'occasione di sedere sul trono di Aquilonia. Re Numedide, al servizio del quale (come generale) aveva riportato numerose vittorie, temendone la crescente popolarità, lo richiama e lo fa incarcerare con un pretesto. Sfuggito, vagabonda per un certo periodo fino a che, dopo molte peripezie, mette le mani sul tesoro di Tranicos che poi utilizza per finanziare la sua ascesa al trono. In Aquilonia intanto si prepara una rivoluzione e alcuni vecchi commilitoni di Conan gli propongono di parteciparvi e di divenire il monarca. Questa volta coglie l'occasione e dopo aver strangolato Numedide davanti al suo trono si impadronisce della corona.I racconti di Conan (perlomeno quelli originali di Howard) terminano con una lunga ed estenuante battaglia contro un terribile mago risorto e quasi imbattibile che avanza contro Aquilonia dal regno confinante di Nemedia per conquistarla. Sconfitto dalla magia, Conan viene imprigionato dallo stregone e dato per morto (anche agli stessi complici del mago). Al suo posto diviene re Valerio, appartenente alla vecchia dinastia e parte del complotto. Con l'aiuto di Zenobia, una ragazza del serraglio del re di Nemedia che lo aveva intravisto mentre veniva portato di nascosto a palazzo dopo la sconfitta, Conan fugge e dà battaglia sino a sconfiggere e scacciare dalla sua terra i Nemediani ed a riprendere la corona. Come riscatto per la vita del re di Nemedia chiese ed ottiene Zenobia, che diviene regina al suo fianco sul trono del più potente regno dell'Ovest, per regnare per molti decenni ancora. Di quel periodo, relativamente tranquillo, si sa ben poco (gli scritti completi di Howard, infatti, si fermano qui), così come poco si sa anche della sua morte. È anche incerta la notizia dei suoi molti figli, il più valoroso dei quali, Conn, non è mai riuscito a raggiungere il padre per gloria e coraggio nelle imprese.

martedì 18 maggio 2010

Mago Merlino

Il mago e chiaroveggente Merlino è uno dei personaggi centrali del ciclo bretone e delle leggende  arturiane: fu lui l'artefice della Tavola Rotonda: grazie a un suo incantesimo Uther Pendragon giacque con Igraine e così fu concepito Re Artù; fu ancora lui ad allevare Artù e condurlo fino all'ascesa al trono. Sua allieva (e rivale nelle versioni più recenti dei racconti arturiani) fu Morgana (Morgan Le Fay), un altro personaggio magico importante della tradizione arturiana. Nella letteratura in lingua gallese vi sono in effetti due diversi personaggi di nome Merlino (Myrddin): Myrddin Wyllt (Merlino il Selvaggio), un pazzo nordico che non ha alcuna relazione specifica con il ciclo di Artù, e Myrddin Emrys (Merlino il Saggio o Caledonensis). La rappresentazione standard di questa figura comparve per la prima volta nella Historia Regum Britanniae di Goffredo di Monmouth (1136 circa) ed è basata sulla fusione di precedenti figure storiche e leggendarie: Goffredo, infatti, combinò le storie esistenti su Myrddin Wyllt con i racconti su Ambrosio Aureliano per formare la figura che egli chiama Merlino Ambrosio. Fu proprio Goffredo a porre in relazione per la prima volta Merlin con la saga arturiana, di cui Merlino divenne in seguito uno dei personaggi più importanti. La versione goffrediana di questa figura divenne subito popolare e gli autori successivi ampliarono poi questi elementi così da produrre un'immagine più completa del mago. La sua biografia tradizionale lo vuole figlio di un demone e di una donna mortale che alla nascita ereditò dal padre i suoi poteri[1]. In alcune versioni delle leggende fu il consigliere di Artù fino a che fu imprigionato dall'allieva di cui era innamorato, Viviana (la Dama del Lago), mentre in altre egli se ne andò lontano per vivere felicemente con lei. Se il pubblico moderno conosce Merlino secondo lo stereotipo del mago buono con cui viene rappresentato, tra l'altro, da Walt Disney (ne La spada nella roccia), molte fonti medievali forniscono di questo personaggio un'immagine ben diversa: egli appare inquietante, calcolatore, imperscrutabile, talvolta persino diabolico.

domenica 14 marzo 2010

Le Streghe


La strega è una donna ritenuta dedita all'esercizio della stregoneria, ovvero, secondo vasta credenza popolare tradizionale a molte culture, una donna che si ritiene sia dotata di poteri occulti; il suo omologo maschile è lo stregone. La figura della strega ha però radici che precedono il Cristianesimo ed è presente in quasi tutte le culture come figura a metà strada tra lo sciamano e chi, dotato di poteri occulti, possa utilizzarli per nuocere alla comunità, soprattutto agricola. È stata avanzata l'ipotesi che la stregoneria sia l'interpretazione fantastica dell'intossicazione da Ergot. Solitamente le streghe si distinguono in due categorie, streghe nere e streghe bianche. Secondo la tradizione, le prime hanno più probabilità ad avere contatti con il male, mentre alle seconde, vengono attribuiti dei poteri di guarigione. Il termine deriverebbe dal greco "stryx, strygòs" e sta per "strige, barbagianni, uccello notturno", ma col passare del tempo assunse il più ampio significato di "esperta di magia e incantesimi". Nel latino medioevale il termine utilizzato era lamia, mentre nell'Italia dei giorni nostri il sostantivo varia molto a seconda della zona.

lunedì 22 febbraio 2010

Le Fate Della Notte


"Quando la Notte ricopre con la sua oscurità la Terra e il Cielo , le Fate della Notte si risvegliano e   sprigionano la loro magia attraverso una luce fatta di Luna e di Stelle...solo nel silenzio della Notte, riescono a sentire i nostri cuori e mentre dormiamo ascoltano i nostri desideri , ma anche le nostre  preoccupazioni, diventando per noi una guida e aiutandoci ad avverare i nostri sogni. Di giorno cadono in un profondo sonno e , accarezzate dai raggi del Sole , ricaricano la loro forza magica per poter venire di nuovo in nostro aiuto."

lunedì 8 febbraio 2010

Il Walhalla

Il Valhalla è descritto come un'enorme sala con 540 porte, muri fatti con le lance dei guerrieri più valorosi, tetto fatto di scudi di oro su cui sono raffigurate scene di guerra e panche ricoperte di armature, gli arredi interni costituiti da vesti dei combattenti. Si dice che vi sia posto per chiunque venga scelto e sia più semplice trovare un posto che entrarvi. Prima di varcare i cancelli del Valhalla, sorvegliati da un lupo e da un'aquila, i soldati devono attraversare il fiume Thund.

venerdì 5 febbraio 2010

Crom
Crom è un dio oscuro che, dalla cima nebbiosa della sua montagna circondata da neri nubi, osserva e giudica i comuni mortali, pronto a disapprovare il loro operato. Inutile pregarlo o invocarlo, perché Crom odia i deboli. Malgrado ciò, si dice che Crom apprezzi il coraggio e la tenacia, anche se reputa gli umani troppo fragili per raggiungere il successo.

domenica 10 gennaio 2010

I DRAGHI

Il drago è l'animale della mitologia che preferisco in assoluto, tanto da dedicargli un intera collezione.

"Un drago non è una fantasia oziosa. Quali che possano essere le sue origini, nella realtà, o 
nell'invenzione, nella leggenda il drago è una potente creazione dell'imaginazione,
più ricca di significato che il suo tumulto d'oro."
(John Ronald Reuel Tolkien)

ELFI OSCURI



Gli elfi oscuri o scuri sono in molte ambientazioni fantasy una particolare tipologia di elfi generalmente improntata alla malvagità e con la propensione alla ricerca del potere e agli atti scellerati. Solitamente, il ramo degli elfi oscuri viene generato in seno alla popolazione elfica in seguito a delle guerre civili. Essi si rivelano spesso come il culmine delle piaghe del mondo, la "punta di diamante" del male, in quanto utilizzano tutte le elevatissime capacità e conoscenze che si attribuiscono la maggior parte delle volte agli elfi per arrivare ai loro fini, senza assolutamente curarsi delle razze "inferiori".

giovedì 7 gennaio 2010

IL MIO UNICO MITO
IL DIO DEL TUONO


Thor è il figlio di Odino e Gea, la madre terra, cresciuto nel reame di Asgard. La patria di Thor è Asgard, la città dell'Arcobaleno, difesa da Heimdall, il guardiano. All'interno di questa fantastica città risiede il Dio Odino, il padre di Thor e di tutti gli Dei, barbuto, anziano ma non vecchio, irascibile e avvolto in armature e vesti elaboratissime. La bella Sif è la compagna di tante battaglie del Dio del tuono. Balder è l'eroe puro, con la sua spada, Svadren, sempre al servizio del bene. Esistono anche altri personaggi minori, ma questi sono i principali, ricavati dalla mitologia nordica. La città di per sé è costituita da costruzioni elaboratissime. Le armi sono pure straordinariamente complesse, dal disegno elaborato, spesso quasi contorto. Esistono armi bianche, ma anche cannoni veri e propri, catapulte e altri arnesi, talvolta di straordinaria potenza.

La Preghiera Dei Normanni

"...Ecco là io vedo mio padre...
...Ecco là io vedo mia madre e le mie sorelle e i miei fratelli...
...Ecco là io vedo tutti i miei parenti defunti, dal principio alla fine...
...Ecco, ora chiamano me, mi invitano a prendere posto in mezzo a loro...
...nella sala del Valhalla...
...dove l'impavido...
...può vivere...
...per sempre..."
La Spada Del Potere












Excalibur, la spada del Potere,
forgiata quando il mondo era giovane, e uccelli,e bestie,e fiori
erano tutt'uno con l'uomo .... e la morte non era che un sogno.